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Inca Trail in Perù, tutto quello che c’è da sapere
L’Inca Trail è il trekking di 4 giorni che da Cusco porta a raggiungere l’antica città di Machu Picchu, attraverso l’Urubamba Valley, la valle sacra degli antichi Incas.
Il trekking lungo l’Inca Trail è un percorso di 43 Km, solo andata, lungo il tracciato realizzato dagli Incas, che si snoda tra cime imponenti, la foresta equatoriale ed antichi siti archeologici. Meta finale del percorso è Machu Picchu (letteralmente “montagna vecchia”), la favolosa città Inca posta a 2430 metri d’altezza, nel cuore delle Ande del Perù.
La città risale al 1400 circa e fu fatta costruire dall’imperatore Pachacútec. Si stima che rimase abitata fino alla conquista spagnola, avvenuta nel 1532. In seguito al suo abbandono si persero notizie certe della sua esatta ubicazione, fino ad essere “ritrovata” nel 1911.
Si trova nella regione di Cusco, in Perù, principale città della zona ed antica capitale Inca, lungo una dorsale della Cordigliera delle Ande.
L’accesso all’antica città è possibile sia in treno, da Cusco, che a piedi lungo l’Inca Trail. Il percorso richiede solitamente 4 giorni e 3 notti, ma esiste anche una versione più breve di soli 2 giorni. In questo articolo, andiamo a descrivere tutte le informazioni utili per pianificare il tuo il trekking fino a Machu Picchu, lungo il tracciato classico di 4 giorni.
Il trekking ha inizio a Cusco, principale città della regione ed antica capitale Inca. Da qui, l’agenzia alla quale vi appoggerete vi trasferirà in pulman od in treno a Piscacucho, noto anche come Km 82, da dove avrà inizio il percorso vero e proprio.
Il primo giorno il tracciato è piuttosto semplice, con poca pendenza, ed è utilizzato anche per l’ambientamento in quota. Dalla stazione dei treni di Piscacucho a circa 2600 metri d’altezza si attraversa prima e costeggia poi il fiume Urubamba fino all’abitato di Mesccay, dove deviamo per una valle laterale e proseguiamo fino a raggiungere l’insediamento di Wayllabamba (letteralmente “pianura erbosa”), ad una quota di 3000 metri. Qua sono presenti alcuni bar e ristori e sarà sede del primo pernotto del cammino.
Il secondo giorno l’Inca Trail si fa più impegnativo. Lasciamo Wayllabamba e proseguiamo con pendenze significative costeggiando il Rio Llullucha attraverso la foresta, fino a giungere al passo di Warmiwañusca a 4215 metri d’altezza. Da qui, punto più elevato dell’intero percorso, si possono già ammirare le rovine di Runkurakay, che saranno la meta finale del secondo giorno. Dopo avere ripreso fiato, si discende fino al fondo valle e quindi si risale fino alle sopracitate rovine, a quota 3953 metri, dove sarà allestito il campo base per la notte. Qui è presente un particolare edificio “a forma d’uovo”, da cui deriva il nome del luogo, in rovina.
Dal terzo giorno in poi le maggiori fatiche fisiche sono alle spalle. Si parte in discesa e si arriva in breve al sito archeologico di Sayaqmarka, dove è presente una serie di edifici costruiti su di uno sperone roccioso. Dopo la sosta, si prosegue in lieve salita attraverso la foresta, che ora potrete notare essere più rigogliosa e lussureggiante. Dopo Runkurakay e l’omonimo passo, abbiamo infatti sconfinato nel versante orientale, e quindi amazzonico, delle Ande. Il sentiero passa attraverso una suggestiva galleria scavata nella roccia ed usciti in breve si giunge fino al passo di Phuyupatamarka a 3600 metri d’altezza, dove sono presenti le rovine dell’antica ed omonima città. Si prosegue ora in discesa con forte pendenza, attraverso una scalinata a gradoni intagliati nella pietra, fino al sito archeologico di Wiñay Wayna, dove vengono piantate le tende per l’ultima notte di trekking.
La mattina del quarto giorno la sveglia suona impietosamente presto. Sono infatti necessarie ancora 2 ore di cammino (in falso piano) fino a Inti Punku, la Porta del Sole. Da qui si attende il sorgere del sole per ammirare i resti di Machu Picchu, illuminata dai primi raggi. Con un’ultima discesa di circa 1 ora, si arriva infine al sito storico dell’antica città, ben prima dei turisti in arrivo con il treno da Cusco, mezzo che invece sarà utilizzato per il rientro la sera dopo avere visitato il sito archeologico.
Quello descritto si tratta ovviamente di un itinerario di massima. Al termine di questo articolo troverai inoltre una cartina con la traccia GPS scaricabile gratuitamente.
Le escursioni termiche sono notevoli, sia tra giorno e notte, che tra inizio e fine del trekking, quando avremo guadagnato quota. Altro fattore da considerare, il vento è freddo e può essere intenso. Fatte queste premesse, sarà necessario avere con sé scarponi da montagna comodi e collaudati, calzini da escursionismo, giacca antivento, indumenti intimi di ricambio, guanti, berretta, cappello per il sole, occhiali polarizzati, felpe o paile, una mantella. Altro equipaggiamento fondamentale è un buon sacco a pelo pesante. Completano l’occorrente il kit di primo soccorso con cerotti per tagli e per vesciche, medicine anti-diarrea e per il mal di montagna, crema solare, salviettine per rinfrescarsi e lavarsi (non sempre sarà possibile farsi una doccia).
L’inca Trail costa intorno ai 650 Euro a persona. Questo include solitamente i trasferimenti, gli ingressi a Machu Picchu, i pasti, le guide, i portatori, i cuochi, le tende ed il materiale da campeggio. Data l’elevata affluenza e richiesta, il biglietto di accesso all’Inca Trail andrà prenotato con almeno 6 mesi di anticipo.
Il peso del bagaglio personale è limitato a circa 5 Kg. Tra le cose indispensabili da portare ci sono sacco a pelo ed abiti caldi per la notte, occhiali da sole e cappello, scarponi da montagna comodi e collaudati, calzini da escursionismo, indumenti intimi di ricambio, guanti, giacca, una mantella per la pioggia. Completano l’occorrente il kit di primo soccorso con cerotti per tagli e per vesciche, medicine anti-diarrea e per il mal di montagna, crema solare, salviettine per rinfrescarsi e lavarsi, borraccia e pastiglie per purificare l’acqua.
Il periodo migliore per mettersi in viaggio è durante la stagione secca, da giugno ad agosto, che ovviamente coincide anche con quella di maggiore afflusso turistico. Dicembre, gennaio e febbraio coincidono con la stagione delle piogge e sono forse il periodo meno indicato. A febbraio, inoltre, il percorso ed il sito sono chiusi per manutenzione. Marzo-maggio è il periodo in cui la vegetazione è più folta e ricca, essendo dopo la stagione delle piogge, ma anche i mesi tra settembre e novembre rappresentano una valida alternativa.
L’itinerario non presenta difficoltà tecniche, ed il principale ostacolo sarà dato dalla quota e dalla fatica fisica ed Il mal di montagna o d’altitudine, unite allo sforzo prolungato, potrebbero colpirti. Per questo motivo è bene partire allenati, salire gradualmente secondo le proprie forze, bere spesso e portare con sé i medicinali appositi per contrastarlo, come il Diamox.
Al seguente link potrai scaricare la mappa e la traccia GPS.
Il trekking lungo l’Inca Trail è uno di quei percorsi che non può mancare nella lista degli amanti dei viaggi avventurosi. Camminare tra cime alte oltre 4000 metri, foreste equatoriali ed antiche rovine di civiltà perdute è un’esperienza che lascia il segno sulla pelle e nell’anima. Preparati bene e documentati prima di partire, in modo da non arrivare impreparato e goderti al meglio questa avventura.
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